FEUERBACH

 Il pensiero di Feuerbach -1804-1872 - Órganon

FEUERBACH

VITA

Nasce nel 1804 in Baviera e studia teologia e filosofia a Berlino.


È considerato uno dei maggiori esponenti della sinistra Hegeliana, un gruppo di filosofi che interpretano il pensiero progressista di Hegel. 


Nel 1837 si sposa e successivamente si ritirerà nel castello della moglie. 

Fu scolaro di Hegel a Berlino; divenne libero docente a Erlangen (la sua carriera si interruppe presto a causa del suo pensiero anti religioso).

Le opere fondamentali sono L'essenza del Cristianesimo e L'essenza della religione.



PENSIERO


Il pensiero di Feuerbac si basa sulla volontà di smascherare l'idealismo: l'equivoco di fondo dell'idealismo è quello di fare del concreto un predicato o un attributo dell'astratto anziché fare dell'astratto un predicato del concreto. Il pensiero deriva dall'essere e non il contrario.

Dio è una creazione dell'uomo in quanto proiezione illusoria di qualità perfette dell'uomo. Quindi la categoria di divino è la generalizzazione della categoria di umano (Dio è l'umano in generale).

La religione, quindi, è solo un insieme di rapporti dell'uomo con sé stesso, o meglio con il proprio essere visto come altro essere. Il mistero di Dio e della teologia è risolvibile con lo studio dell'uomo (con l'antropologia).

Cos'è Dio per Feuerbach?

1. Dio è il derivato dell'onnipotenza umana (primordiale e primitiva);

2. Dio è desiderio che si innesta tra volontà e potere;

3. Dio è sentimento di dipendenza nei confronti della natura.


La religione è, perciò, una forma di alienazione, stato patologico per cui l'uomo, scindendosi, proietta fuori di sé una potenza superiore alla quale si sottomette.

Più poni Dio più togli te stesso.

Fare il divino significa impoverire l'umano.

Come risolvo il problema? Con l'ateismo.

Ateismo: si configura come atto di onestà e come dovere morale; è giunto il tempo che l'uomo recuperi in sé i predicati positivi che ha alienato in Dio. Il soggetto delle religioni (Dio) deve tornare ad essere predicato (quindi lasciar perdere la formula: DIO HA CREATO L'UOMO; assumere la formula: L'UOMO HA CREATO DIO).




la critica ad Hegel

L'hegelismo, secondo Feuerbachè una teologia mascherata, una teologia razionalizzata: lo Spirito e l'Idea sono appellativi del Dio biblico, che altro non è se non un fantasma di noi stessi, il frutto di una astrazione alienante.



in fine.....

Nell'ultima fase del suo pensiero Feuerbach teorizza la filosofia dell'avvenire sotto forma di Umanismo Naturalistico:


Umanismo: l'uomo è l'oggetto e lo scopo del discorso;

Naturalistico: fare della Natura la realtà primaria da cui tutto dipende, compreso l'uomo.

L'uomo è un essere che vive, che dipende da bisogni e desideri: è di carne e di sangue, è condizionato dal corpo e dalla sensibilità, dove la sensibilità si lega all'amore che è passione fondamentale e che fa tutt'uno con la vita.

Se uomo è bisogno, sensibilità e amore, allora l'uomo ha necessità dell'altro: L'IO NON PUÒ STARE SENZA IL TU: la comunione dell'uomo è il primo principio e il primo criterio della validità universale.


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